“APPARTAMENTI IN CENTRO”:
UNA PROPOSTA DI COOPERATIVA AMICIZIA PER IL DOPO DI NOI.
La Cooperativa Amicizia, al fine di rispondere al bisogno delle persone con disabilità e dei loro nuclei famigliari d’origine, gestisce unità d’offerta differenziate che coprono l’intero arco di vita delle persone, come un “filo rosso” che lega il life-span della persona con disabilità.
Ciò ha generato la creazione di un rapporto di fiducia e sicurezza che ha permesso anche alle famiglie delle persone con disabilità di sentirsi accolti come a casa.
La sinergia generata da questa presa in carico continuativa tra servizi e famiglie è stata il primo motore di azione per la progettazione di una nuova “casa” per persone con Autismo livello 3, permettendo di portare avanti il lavoro di rete, come una delle peculiarità del servizio. Ciò ha dato modo ad “Appartamenti in Centro” di nascere, ma ha anche allargato il suo spettro di azione ad una molteciplità di enti e associazioni coinvolti.
In particolar modo la Cooperativa Amicizia, le Famiglie e la Fondazione Cariplo sotto l’aspetto economico, hanno assunto il ruolo centrale rispetto alla volontà di realizzare un’esperienza che possa essere sperimentazione e possibile guida per altri gruppi parentali nell’attivarsi per i propri cari.
Con “Appartamenti in Centro” – progettualità avvitata sulla linea legislativa del “Dopo di noi” e successivamente inserita, grazie le caratteristiche specifiche e peculiari della realtà Cooperativa Amicizia, attraverso la manifestazione d’interesse alle sperimentazioni gestionali promosse da regione Lombardia (Legge regionale 14/11/22 n°16) – si è sviluppato il concetto di solidarietà sociale, come impegno etico a favore degli altri.
E’ stata data la possibilità di avere un posto in “più” all’interno della struttura per offrire l’opportunità di inserimento ad un’altra famiglia che non ha potuto partecipare all’organizzazione iniziale del progetto: il nuovo contesto abitativo ospita infatti una persona disabile oltre alle nove che hanno contribuito all’acquisto dell’immobile, attraverso la donazione liberale alla Cooperativa.
Ma l’intervento degli enti, non limitandosi all’aspetto economico, ha accresciuto la sua azione progettuale in ottica di inclusione sociale. A titolo esemplificativo delle azioni prodotte, il gruppo “Volontari Amicizia – che è stato collante e trainante degli altri attori coinvolti – ha deciso di radicare il suo ufficio all’interno della struttura di Appartamenti in Centro, così da essere presente e attivo sul campo, sia nella vita di tutti i giorni delle persone con disabilità, che in occasioni e eventi in collaborazione con la “Consulta del Volontariato” attiva nella giunta comunale.
Ogni parte ha collaborato alla strutturazione del progetto con impegno e modalità differenti, portate avanti in modo coeso e continuativo, sostenendo il progetto al fine di arricchire la comunità, creando diverse occasioni di inclusione, integrazione e benessere sociale sia per le persone con disabilità che per gli altri abitanti del territorio.
LA COSTRUZIONE DI UNA NUOVA CASA PER AUTISMO LIVELLO 3: TRA SPAZI INDIVIDUALI E SPAZI COMUNITARI
Aspetto peculiare della sperimentazione del nuovo servizio riguarda il tipo di utenza coinvolta vale a dire persone disabili con disturbo dello spettro autistico di livello 3, quindi con elevato bisogno di sostegno. Gli ambienti sono stati ristrutturati a partire dai bisogni, dalle necessità di supporto e dalle criticità di ogni persona per cui è previsto l’inserimento, sono dotati di dispositivi di domotica strutturati per le persone con disabilità grave, al fine di facilitare il loro abitare nel rispetto del funzionamento e nella prospettiva di un miglioramento della qualità di vita. La distribuzione degli spazi è stata pensata e progettata in modo da coniugare le esigenze di privacy con quelle di condivisione e socialità.
- Stanze singole per garantire spazi individuali in cui la propria privacy venga rispettata;
- Garanzia del mantenimento dei rapporti con i famigliari, strutturati sull’esigenza dei singoli;
- Strutturazione dell’ambiente effettuata sulla base dei bisogni della singola persona di natura medica e funzionale;
- Scelta autonoma nella fruibilità degli ambienti (individualmente o in gruppo);
- Strutturazione ambientale volta a favorire l’apprendimento verso l’indipendenza individuale.
- Spazi condivisi all’interno della casa, con gli altri ospiti dei servizi della Cooperativa che favoriscono l’interscambio sociale;
- Laboratori di Apprendimento trasversali ai servizi;
- Conoscenza pregressa dei propri conviventi e degli altri ospiti della Cooperativa acquisiti durante il progetto di avvicinamento alla residenzialità;
- Spazi della casa condivisi con enti prossimi, che da la possibilità di essere cittadino del proprio territorio;
- Strutturazione ambientale volta a favorire l’apprendimento di comportamenti pro-sociali.